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GIUSEPPE MONTANA

Le "argille ceramiche" della Sicilia occidentale e centrale

  • Autori: Montana, G
  • Anno di pubblicazione: 2011
  • Tipologia: Curatela
  • Parole Chiave: Sicilia, argille, ceramica, mineralogia, petrografia, litostratigrafia, micropaleontologia
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/62198

Abstract

L’argilla è senza dubbio uno dei primi materiali naturali o “geomateriali” che l’uomo abbia mai usato, ed anche oggi, in molteplici temi applicativi della geologia, la conoscenza approfondita delle formazioni argillose diventa spesso un aspetto di primaria importanza. Le peculiari proprietà di acquisire un’eccellente plasticità una volta mescolata con acqua in proporzioni opportune e quindi di essere facilmente modellata, di acquistare rigidità in seguito ad asciugamento, di diventare solida in modo permanente dopo cottura, unitamente alla pressoché ubiquitaria disponibilità, hanno fatto sì che l’argilla sia stata sempre ricercata e lavorata con ottimi risultati per foggiare vasellame di uso quotidiano ed altre tipologie di manufatti dai più svariati utilizzi. L’impiego dell’argilla in ambito ceramico è sicuramente il più diffuso, quello che tutti i popoli hanno sempre fatto sin dai primordi, assumendo talora un ruolo importante nello sviluppo socio-economico delle antiche comunità. Il testo offre uno studio dettagliato di 9 formazioni argillose affioranti nella Sicilia occidentale e centrale, per lo più tradizionalmente utilizzate per la produzione ceramica, sia nei secoli passati che tutt’oggi. Esso integra appieno i dati derivati dalla geologia stratigrafica, dalla chimica, dalla mineralogia e dalla paleontologia, fornendo informazioni utili sia al professionista geologo, ai differenti operatori del settore ceramico, come anche agli archeologi (identificazione degli antichi centri di produzione), agli storici d’arte (caratterizzazione tecnologica e valutazione prestazionale dei manufatti ceramici), agli studenti universitari ed a tutti gli appassionati che amano il territorio siciliano e le sue peculiarità naturali. Il testo è suddiviso in capitoli, ove vengono esposti e discussi i risultati ottenuti dalle indagini di laboratorio condotte sui numerosi campioni argillosi prelevati (328) dagli affioramenti ubicati nel territorio studiato, ossia, analisi granulometrica, analisi mineralogica (XRD), analisi chimica (XRF), analisi di alcuni parametri tecnologici determinati sia allo stato plastico che dopo cottura (limiti di Atterberg, ritiro lineare, colore) e analisi micropaleontologica. Infine, in appendice, sono riportate in dettaglio tutte le procedure ed i metodi di laboratorio oltre a schede circostanziate relative ai punti di campionamento.