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Studentessa Unipa vince il Premio Nazionale “Maria Rosa Calendoli”

7-gen-2016

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Il premio nazionale "Maria Rosa Calendoli" 2015, per la migliore tesi di ”Teatro rinascimentale – barocco” è stato assegnato a Rosanna Maria La Chiana, studentessa dell'Ateneo palermitano che ha conseguito la laurea magistrale in “Studi Storici, Antropologici e Geografici”, discutendo la tesi dal titolo "L’idea barocca della città-teatro a Palermo. Le artes mechanicae, la ritualità e i debordamenti. Sopravvivenze e risignificazioni", relatore il prof. Giovanni Isgrò.
Si tratta di un evento che testimonia l'apprezzamento per il livello didattico e scientifico dell'Università di Palermo e al tempo stesso riconosce il valore della specificità della forma siciliana del teatro e dello spettacolo; una caratteristica, questa, che attraverso lo studio della dott.ssa La Chiana emerge nella sua originalità. L'idea barocca di Palermo città-teatro è stato infatti argomento vincente rispetto alle altre forme dello spettacolo rinascimentale e barocco del panorama italiano.
Il “Premio M.R. Calendoli” è stato bandito dall'Università di Padova per volontà del compianto prof. Giovanni Calendoli, uno dei più illustri docenti italiani di storia del teatro che, a ricordo della moglie Maria Rosa prematuramente scomparsa, ha affidato un lascito testamentario a favore dell'Università presso la quale ha prestato lungamente servizio, con la finalità di premiare annualmente un laureato in un corso di studio magistrale/specialistico presso un'Università italiana che abbia elaborato la migliore tesi di laurea sul teatro rinascimentale o barocco.
“Il premio è stato assegnato della Commissione giudicatrice nominata dal Rettore dell'Università degli Studi di Padova a Rosanna Maria La Chiana, nostra studentessa proveniente da Campobello di Mazara (TP) – spiega il prof. Isgrò - che ha dedicato particolare attenzione alla progressiva configurazione cinquecentesca di Palermo città-teatro secondo il disegno della monarchia dominante spagnola. Il suo excursus critico sei-settecentesco ha quindi messo in risalto la qualità delle artes mecanichae che hanno animato i numerosi laboratori di scenografia e scenotecnica riguardanti la messinscena teatrale e urbana nella Palermo vicereale. In questo senso intendimento di Rosanna Maria La Chiana è stato quello di aprire prospettive storiografiche, in particolare sulla cultura materiale del teatro e sul teatro urbano, che hanno convinto la qualificata giuria ad assegnarle un premio che fa onore a tutto l’Ateneo palermitano”.