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STUDENTI/“Sconti” per bravi, meno abbienti e finanziamento a tasso zero

28-ago-2013

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L’Università di Palermo porge una mano alle famiglie in tempo di crisi. E istituisce per la prima volta una serie di agevolazioni per gli studenti meritevoli e meno abbienti. Mentre, d’altro canto, impone una contribuzione aggiuntiva per i fuori corso, categoria di studenti che pesa sul bilancio dell’Ateneo visto che il fondo di finanziamento ordinario delle Università non  stanzia alcuna risorsa per i “ritardatari”. “In un territorio come la Sicilia, dove le difficoltà economiche si fanno sentire pesantemente – dice il rettore dell’Università Roberto Lagalla – ribadiamo il ruolo cruciale che l’Università deve avere nella formazione dei ragazzi e come presidio di legalità e di sviluppo. Per questo abbiamo deciso di venire incontro alle esigenze delle famiglie nella logica della meritocrazia e dell’efficienza”.
Prima mossa per aiutare le famiglie, il varo di un finanziamento a tasso zero per gli studenti che intendono immatricolarsi  o anche iscriversi agli anni successivo al primo. Un’iniziativa unica in Italia promossa dall’istituto bancario Credem, che concederà 1.500 euro per il pagamento delle tasse universitarie da restituire in 12 mesi a interessi zero. Agevolazioni anche per i meritevoli: per gli studenti che si immatricolano a un corso di laurea o di laurea magistrale a ciclo unico e hanno un voto di diploma compreso tra 95 e 99 è prevista la restituzione del contributo di partecipazione al test di ingresso. Gli studenti che si immatricolano a un corso di laurea o di laurea magistrale a ciclo unico portando “in dote” un voto di diploma pari a 100 e appartengono alle fasce di reddito più basse (la prima, la seconda e la terza) avranno indietro dall’Università sia il contributo di partecipazione al test di ingresso sia la seconda rata delle tasse e dei contributi per l’immatricolazione. Per coloro che hanno il voto di 100 e invece appartengono alle fasce di reddito superiori (dalla quarta all’ottava) sarà invece restituito soltanto il contributo di partecipazione al test. Coloro invece che si sono laureati in corso con un voto da 108 a 110 e lode e proseguono gli studi iscrivendosi a una laurea magistrale riavranno il contributo d’Ateneo per l’iscrizione. Stessa agevolazione anche per gli studenti che si iscrivono alla magistrale provenienti da altre Università italiane.
E c’è anche lo “sconto famiglia” per chi ha più figli iscritti ai corsi dell’Ateneo: ai fratelli degli studenti, infatti, si applica la fascia immediatamente inferiore a quella di appartenenza per reddito.
Di segno opposto, invece, quanto deliberato per i fuori corso, che dovranno pagare una contribuzione aggiuntiva che è di 50 euro per gli studenti compresi nelle fasce economiche più basse (zero e uno), di 100 per quelli delle fasce 2,3 e 4, di 150 per quelli della quinta e la sesta, di 200 per le fasce più alte: la settima e l’ottava. La contribuzione, che dovrà essere pagata nei termini previsti per il pagamento della prima rata delle tasse e dei contributi, si applicherà a partire dal secondo anno di iscrizione nella condizione di studente fuori corso.  Ma agli studenti in ritardo l’Ateneo porge una serie di “scialuppe” come i corsi di recupero per le materie scoglio e un tutorato qualificato, cioè mirato alle difficoltà e alle esigenze dello studente.
Per prevenire invece il fenomeno dei fuori corso, l’Università di Palermo ha varato l’iscrizione part time, cioè la possibilità di iscriversi in una modalità che consente di frequentare parte del corso di studi, con tasse parametrate di conseguenza. L’iscrizione a tempo parziale ha il vantaggio fondamentale, considerato che due anni nella modalità a tempo parziale equivalgono a un anno nella modalità a tempo pieno, di determinare un allungamento del percorso didattico “regolare” e quindi allontana lo studente dalla condizione di fuori corso. La modalità part time è obbligatoria per coloro che nello scorso anno accademico abbiano superato esami per meno di 12 cfu, i crediti formativi universitari. Potranno iscriversi con modalità parziale “acquistando” un numero di cfu compresi tra 30 e 40.