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PAN. Rivista di Filologia Latina

8-mar-2013

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La rivista Pan. Studi dell’Istituto di Filologia latina è stata fondata nel 1973 da Giusto Monaco, con l’intento di testimoniare un impegno di ricerca nell’ambito della Filologia classica e di contribuire all’affermarsi in sede scientifica dell’Istituto di Filologia latina, da poco costituitosi. Si proponeva coma una miscellanea di articoli e brevi saggi relativi alla letteratura latina e alle discipline ad essa affini, la cui periodicità non veniva fissata in partenza ma si faceva dipendere «dalla frequenza con cui si avesse qualcosa di concreto da dire in poche pagine». L’intitolazione Pan si doveva alla forte carica simbolica e semantica contenuta nel nome. Documentare la presenza a Palermo di un’attività scientifica nell’ambito della letteratura latina e promuovere una scuola attraverso un severo esercizio filologico, senza concessioni a facili e generici approcci, appaiono dunque come caratteristiche precipue che distinguono la rivista sin dalla nascita. Allievo, alla scuola Normale di Pisa, di Giorgio Pasquali, Giusto Monaco impresse una svolta di grande efficacia e serietà alla storia degli studi classici nell’Università di Palermo e attraverso le raccolte di Pan, da lui seguite con dedizione per circa venti anni, creò un centro di studi al quale afferirono giovani ricercatori, poi affermatisi, latinisti e filologi classici, medievisti, studiosi di letteratura cristiana antica e di teatro greco e latino, che trovarono nella rivista la sede cui destinare naturalmente i propri contributi. Il numero 11-12 comprende la silloge degli “Scritti minori” di Giusto Monaco, curata da Domenico Romano, come i successivi 13-14, a partire dai quali viene assunto il sottotitolo “Studi dell’Istituto di Filologia latina Giusto Monaco”, in omaggio al fondatore e ideatore della rivista, nel frattempo scomparso. Negli anni successivi, il numero unico 15-16 raccoglie gli studi in onore di Domenico Romano, dedicatigli dai docenti dell’Istituto di Filologia greca e di Filologia Latina: i numerosi contributi di Letteratura greca ivi compresi non rappresentano una novità, in quanto Pan è sempre stata una pubblicazione aperta all’intero campo della filologia classica. Il numero 17 contiene poi gli scritti minori di Cataldo Roccaro, valoroso medievista, docente di Storia della Letteratura latina medioevale presso l’Università di Palermo, prematuramente sottratto  ala sua attività, cui è rivolta la Miscellanea di studi in memoria compresa nel numero 18-19. Quest’ultimo volume di circa 500 pagine si apre a contributi di vasto respiro, che coprono l’arco dei saperi relativi all’antichità, al medioevo e oltre. Da questo momento in poi la rivista si qualifica come “Studi del Dipartimento di Civiltà Euro-mediterranee e di Studi Classici, Cristiani, Bizantini, Medievali, Umanistici”, seguendo l’avvenuta trasformazione del precedente Istituto e arricchendo così il suo raggio d’azione verso diversi settori. Da questa data, il 2001, si dà anche una regolarità, attraverso una direzione, assunta da Gianna Petrone, un comitato di redazione, una segreteria ecc., cercando di mantenere, ove possibile, una scadenza annuale.