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Il programma delle attività della nuova edizione del dottorato in "Studi letterari, filologici e linguistici"

19-feb-2015

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Trentuno seminari, più di 500 ore di incontri e 120 studiosi provenienti dalle più prestigiose università italiane e straniere. Con queste cifre si presenta la nuova edizione del dottorato in “Studi letterari, filologico-linguistici e storico-culturali”, coordinato da Mari D’Agostino, che farà anche quest'anno del percorso di studi in convenzione fra Università di Palermo e di Catania il centro degli studi umanistici nel Mediterraneo, oggi più che mai da rivalutare e incentivare.

Perché gli studi umanistici?

In un periodo in cui, a livello globale, si assiste a una forte crisi nell'attenzione riposta negli studi umanistici, nelle Università di Palermo e di Catania si sceglie di andare in controtendenza, nella consapevolezza che è la cultura umanistica la chiave con cui poter affrontare la nuova sfida del nostro secolo: la diversità e la pluralità delle culture. Guardando al passato, infatti, non si può trascurare il grande ruolo che ha avuto la cultura umanistica nell’educazione alla democrazia e alla cittadinanza. Un ruolo che oggi va rivendicato se si vogliono trovare gli strumenti necessari per leggere ed interpretare la complessità del reale. E questo ruolo non può che essere rivendicato in Sicilia, da sempre luogo simbolo del plurilinguismo e dell’incontro fra culture. Un simbolo che si rafforza ancora oggi e nel recente passato, in cui milioni di uomini e donne si sono imbarcati sui piroscafi per l’America e sui barconi in rotta verso Lampedusa, gli uni e gli altri alla ricerca di esperienze di inclusione e cittadinanza.  

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