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Giuseppe: dallo studio della Filosofia alla cucina. Poi il Master: Insegnare all’estero è la mia più grande aspirazione

20-mar-2017

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24 luglio 2015. Giuseppe è uno degli studenti del Master di II livello in “Teoria, progettazione e didattica dell’italiano come lingua seconda e straniera”. La sua è una storia molto particolare. Da un percorso di studi incentrato sulla filosofia, ha poi cambiato strada facendo il cuoco. Ma dentro sentiva la necessità di rimettersi ancora una volta in gioco, con i libri in mano e per seguire il suo sogno troppo spesso tenuto latente. Dopo aver insegnato lingua italiana come volontario al centro Astalli di Palermo, infatti, il desiderio di portare la lingua italiana all’estero non l’aveva più abbandonato.

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Mi chiamo Giuseppe Fazio, ho 29 anni, vengo da Palermo e sono laureato in “Filosofia e storia delle idee”. Dopo la laurea ed un’esperienza di lavoro di due anni come cuoco presso un agriturismo avevo seriamente preso in considerazione l’idea di andare all’estero. Sentivo, tuttavia, sempre di più la necessità di riprendere i miei studi o fare qualcosa che potesse dargli un senso anche nella prospettiva di andare a vivere e lavorare per un periodo fuori dall’Italia.

Cominciai a cercare, quindi, fra alcune università spagnole e italiane, master che potessero meglio inserirmi nel mondo del lavoro. Non trovai nulla che mi interessasse realmente o si conciliasse con le mie aspirazioni.

Poi, per caso, vidi su facebook un link che pubblicizzava il Master di II livello in “Teoria, progettazione e didattica dell’italiano come lingua seconda e straniera”, di cui oggi sono studente.
Mi interessò molto fin da subito. Ebbi l’impressione che potesse mettere in armonia fra di loro alcune delle più importanti esperienze della mia vita e dargli una solida e meglio organizzata prospettiva futura. Mi riferisco nello specifico agli studi umanistici, all’Erasmus svolto in Spagna durante la laurea specialistica, al mio volontariato come insegnante di italiano per stranieri al centro Astalli e al desiderio di insegnare. Decisi, così, di iscrivermi e posticipare di qualche mese il progetto di partire.
Spero infatti che questo master mi dia la possibilità di trovare un lavoro che mi consenta allo stesso tempo di viaggiare, conoscere il mondo ed avere un minimo di stabilità economica.

Il Master, fin dall’inizio, mi è sembrato molto interessante e ben organizzato; i percorsi, le attività, i contenuti e gli obiettivi ben definiti e connessi fra di loro; i docenti tutti molto disponibili ed attenti alle nostre esigenze. Una delle cose che più ha motivato e mi motiva è il fatto che il Master mi forma e mi avvia ad una possibile professione, quella dell’insegnante di lingua. E questo fa sì che da un lato si attiva una riflessione su me stesso, sulle mie competenze e potenzialità, dall’altro mi proietta in una dimensione plurale e interculturale che risponde pienamente alle mie esigenze.

Insegnare l’italiano come lingua straniera all’estero è ad oggi la mia più grande aspirazione. Penso, tuttavia, che insegnare in una realtà veramente plurale e multiculturale come Palermo sia una esperienza molto importane e formativa alla quale spero di approdare magari fra qualche anno.