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19-gen-2023

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La complessa tematica delle concessioni demaniali marittime è divenuta di estrema attualità, a livello nazionale e regionale siciliano, per le delicate questioni di diritto europeo insorte ma anche per la rilevanza economica del settore, significativa soprattutto nell’Isola.

La prima procedura di infrazione sul regime italiano di assegnazione delle concessioni demaniali marittime turistico-ricreative della Commissione UE risale al 2008 (poi reiterata nel 2020). Da lì tentativi di rinvio (da parte dei legislatori statale e regionali) ai quali la legge nazionale n. 118 del 2022, nel solco delle pronunce dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (nn. 17 e 18 del 2021) e dopo reiterate statuizioni sollecitatorie di giudici amministrativi e penali, ha posto fine, prevedendo tempi stretti (2023-24) per gare e scadenza delle concessioni. In un contesto che dovrebbe vedere il Governo esercitare la delega legislativa entro il mese di febbraio per il complessivo riordino della fattispecie e la disciplina delle procedure ad evidenza pubblica, fine 2022 è intervenuto l’aumento del 25% dei canoni concessori, mentre si preannuncia un ricorso alle Sezioni Unite della Cassazione contro le ricordate sentenze dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato.

Sulle concessioni portuali il quadro appare invece più chiaro. Il 28 dicembre scorso è stato pubblicato il regolamento che reca la disciplina per il rilascio di concessioni di aree e banchine (d.m. n. 202 del 2022), che diviene un rilevante riferimento, sebbene il settore vada collocato in un contesto peculiare rispetto alla disciplina sulla liberalizzazione dei servizi (direttiva 2006/123/CE, c.d. direttiva Bolkestein), anche per le altre concessioni demaniali marittime (Cons. St., sez. VII, 4 ottobre 2022, n. 9328).

Se ne è discusso all’Università di Palermo-Dipartimento di Scienze politiche (aula Paolo Borsellino) e delle relazioni internazionali nel convegno “Concessioni demaniali marittime turistico-ricreative e portuali: convergenze e divergenze tra ordinamenti europeo, interno e regionale”.

I lavori sono stati aperti dal Ministro per le politiche del mare e della Protezione civile, Sen. Nello Musumeci, dall’Assessore al territorio e ambiente della Regione Siciliana On. Elena Pagana, dal presidente dell’ Autorità di sistema portuale della Sicilia Occidentale Pasqualino Monti, dal Presidente dell’Associazione degli avvocati amministrativisti della Sicilia, avv. Giovanni Immordino, dal Vicepresidente di Sicindustria Palermo dott.Giuseppe Todaro, dal Presidente della Commissione Territorio ed ambiente dell’ARS, on. Giuseppe Carta.

Dopo l’introduzione del prof. Gaetano Armao, il cui insegnamento di diritto amministrativo ha promosso il convegno, hanno svolto le relazioni i professori Antonio Barone, Loredana Giani, Maria Immordino, Nicola Romana, Fabrizio Tigano.

I lavori del convegno organizzato al Dems-Unipa sono di seguito pubblicati.